Ho riflettuto molto su di una richiesta, fattami a suo tempo, di aprire un blog sulla maglia in questo spazio virtuale.
In prima istanza ero contraria a questa possibilità, in quanto, in primo luogo, sarei di parte (e allora sì che farei politica, visto che la lana la vendo), in secondo luogo, le donne che vengono ai corsi o che si fermano qui tutto il pomeriggio a lavorare in comune, e ce ne sono tante, parlano di tutt'altro.
Esperienze di vita, trasmissioni (povera me!) televisive, teatro, politica (anche se cerco di limitare la trattazione -e i danni conseguenti- di questo argomento nel mio spazio). Di lana e del suo utilizzo niente proprio. Se non come argomento attinente al corso.
Ma in effetti il popolo della mattina, che è quello che viene nel mio spazio senza fermarsi molto -di solito, la mattina si hanno molte cose da fare- pone altri tipi di problemi, che sono relativi alla maglia ed alla lana in quanto tale.
Ieri ad esempio, si discuteva sulla Noro con Luisa e Titti, sulla
differenza tra la Silk Garden e la Kochoran, tirando poi in ballo la
Merino Gold Stripe, sul modo di lavorazione per far venire delle
rigature di colore che siano visivamente accettabili (io, francamente,
non vedo il problema, anche perchè il bello di queste lane è proprio
l'irregolarità del colore dal dietro al davanti, per non parlare se
questo è fatto in due pezzi, e delle maniche).
Allora mi sono chiesta se non è il caso di aprire un blog iniziando
proprio da questo argomento, per poi toccarne altri, relativi
esclusivamente alla maglia ed alla lana.
Lo voglio chiamare Sferruzza-menti, perchè nei blog
italiani, -pochi, come mi è stato fatto osservare, giustamente- che ho
visitato, ho visto tanta competenza, passione ed interesse intorno alle
questioni tecniche, e non solo, del lavoro a maglia e della .lana in
quanto tale. Un lavoro di menti, oltre che di mano.
Per cui faccio un invito alle tricot-dipendenti (definizione -che mi
è piaciuta-, che si è data una visitatrice del sito) ed anche a chi ha
già un blog aperto, ad entrare e partecipare anche al mio, in quanto io
sarei, come già detto, di parte, vendendo la materia prima su cui
dibattere.
La prima questione da trattare è quella di cui sopra, riguardo
l'utilizzo della Noro e delle lane similari, se è così determinante la
regolarità delle strisce di colore, di come la lavorate voi, con due
gomitoli, uno ad andare ed uno a venire,o come viene -e questa mi
sembra la cosa più auspicabile-, poi ho una domanda da fare a chi ha
usato la Debbie Bliss, in quanto vorrei introdurla nel mio spazio. Cosa
la rende così carismatica, è veramente così bella da vedere e da
lavorare? Il rapporto qualità - prezzo è giustificato? Aspetto la
risposta da chi l'ha lavorata.
E con questi due argomenti apro il mio blog.
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