Dare un valore al valore (dei lavori) |
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Scritto da Maria Luisa
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lunedì 12 febbraio 2007 |
Alcune clienti, a volte, sono strane.
Niente da ridire sul prezzo della lana. Comprano tranquillamente il cashmere e altre lane pregiate, perchè, come ho avuto già modo di dire altrove (cfr. "Elogio delle lane pregiate"), per lavorare preferiscono il meglio.
Quando a lavorare sono altre da loro, ossia, quando scelgono di farsi confezionare un capo dalle persone che lavorano per me, a mano, in particolar modo, si lamentano dei prezzi delle fatture.
Oggi mi è giusto capitato di nuovo un caso simile.
Una signora, che probabilmente non sa lavorare a maglia -ed è più scusabile di quelle che invece lo fanno-, ha avuto da ridire sul prezzo di una fattura.
Lo sanno bene le assidue frequentatrici dei corsi quanta fatica si
faccia per confezionare un capo, sia esso ai ferri che all'uncinetto.
E' per questo che ho sentito la necessità di spiegare sia a lei, che a
te che mi stai leggendo, perchè bisogna dare un valore al valore del
lavoro altrui
Tuttavia, il cliente ha sempre ragione, ho scritto in un mio commento a proposito del valore del lavoro a maglia.
Ma l'argomento merita di essere ripreso qui ed ampliato, per raccogliere anche i tuoi commenti...
Eccoti i prezzi di alcuni capi lavorati a mano, così come vengono applicati in negozio.
- Maglia girocollo ai ferri dal n. 5 all' 8, liscia € 65,00 , lavorata € 70,00. Dal n. 3 al 4,5 liscia € 75,00, lavorata € 90,00.
- Incrociatino € 60.00, bambina € 45,00.
- Cappotto € 120,00.
- Cappello ferri € 20.00, uncinetto € 30,00
- Sciarpa ferri € 30,00, uncinetto € 40,00.
- Giacca collo p. pelliccia € 80,00.
Dimmi se ti sembrano alti, o se sono io che, facendo questi prezzi, svaluto il lavoro degli altri.
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