Premessa: non sono mai stata, mio malgrado, in Sicilia...
Ma ho pensato che i colori dei prodotti che ci dona questa terra fossero i più adatti a rappresentare quelli dei filati, che ho acquistato per la prossima stagione, i cui toni ho tentato di catturare -malamente- nella fotografia qui accanto...
Dopo aver fatto la foto, ho cercato in internet la ricetta
della caponata per usare al meglio le modelle commestibili, le melanzane, le spezie
e le cipolle di Tropea -lo so che non sono siciliane!-.
Quelle della foto sono calabresi veraci, così vivide, come le matasse Oxblood Tosh Merino Madelinetosh, quasi avessero assorbito tutto il sole di questa torrida estate.
Estate che ricorderemo nel prossimo inverno nell'Amoroso, Malabrigo Silky Merino, acceso come la passione ed il fuoco e la lava che esce dall'Etna, Ravelry Red, Malabrigo Worsted.
L'articolo si chiamava in primis, per l'appunto, La caponata di melanzane e per cercare la ricetta mi sono persino perduta a curiosare nell'etimologia della parola melanzana, che è l'ingrediente più importante, visto che dà il nome alla caponata.
Eggplant, in inglese e nella Malabrigo Sock, colore che ha già spopolato in Knit-House come tinta base per il Mistery Shawi di Stephen West...
Dalla forma araba con l'articolo al-badingian, è derivata la forma francese aubergine. In italiano, Petonciana, mutata poi (per decenza, credo...) in Melangiana e Melanzana.
Si ritiene anche che la parola melanzana sia derivata dalla tradizione popolare che la riteneva, a ragione, una mela insana, in quanto non è possibile mangiarla cruda, poichè contiene una sostanza tossica, la solanina.
Finita questa digressione etimologica, per la quale ringrazio Wikipedia, ritorno tra il materiale trovato alla ricerca della
caponata...E tra i miei filati.
Così mi lascio trasportare in uno dei miei viaggi immaginari e virtuali
in quest'isola, ricca di contrasti e colori, in cui sono approdate molte dominazioni, ognuna delle quali, al suo passaggio, ha lasciato la sua
traccia, in paricolare, un popolo, quello arabo, ha avuto un ruolo
determinante nella "cultura" e nelle "colture" della Sicila...
Non me ne voglia chi ha scritto queste nozioni, che uso per il mio viaggio, non mi ricordo dove le ho trovate (ne ho aperte talmente tante di pagine!)...Se lo ritiene opportuno, ci aggiunga -è suo diritto- il link.
...Fra le coltivazioni introdotte dagli Arabi, si ricordano le melanzane....
La Violetta lunga palermitana, è quella che ho fotografato. Ed alla parola Violetta, associo subito il Violetas, Malabrigo Worsted.
Il viola, in tutte le sue sfumature, ha occupato un posizione di
privilegio -se non di egemonia- tra i miei filati, proprio come le
melanzane...
...che da
sempre occupano un posto importante sulla tavola dei siciliani, sia nel famoso
timballo, sia in altri gustosi piatti...
A questo punto, ho pensato, forse qui ci siamo con la ricetta della
caponata, invece no, il racconto continua ed è anche interessante tra i
tanti "doni" lasciati dagli arabi...
...E ancora, pesche, albicocche, ortaggi come asparagi e carciofi, il profumatissimo gelsomino...
Qui mi fermo un attimo a sentire il profumo del candido gelsomino (ehm, profumatore per ambienti White Jasmin Zara Home) prima di cominciare il mio viaggio negli speziati...Nel frattempo, colgo un'albicocca, Autumn Jasper, The Road to China Light, la cui mano è talmente morbida e delicata da sembrare una pelle di pesca.
...Spezie come lo
zenzero, il garofano, la cannella, lo zafferano e poi ancora il riso e il
carrubo...
Devo dire che ce ne sono tante, di queste tonalità speziate in Knit-House...Ne ho scelta qualcuna, come il Bering, Manos Silk Blend, che ha un nome poco rappresentativo del suo caldo color zafferano (quasi tutti i nomi dei filati che ho scelto nel mio viaggio sono poco evocativi dei loro toni) , lo Spice, Mountain Mohair Green Mountain Spinnery, ed una di quelle matasse che ho fotografato, Ginger, Tosh Merino Madelinetosh, il più speziato tra le lane della Knit-House, sa di curcuma, cumino, cannella...
...Gli Arabi introdussero la
coltivazione degli agrumi: aranci, mandarini, limoni dolci o lumie, cedri e
bergamotti, dai quali si ricavano essenze dall'intenso bouquet aromatico...
Mi soffermo tra gli aranceti...e gli agrumati. Primavera, Rios Malabrigo, e in questo filato ci sono il mandarino, l'arancia, il bergamotto, tutti insieme. Il cedro...allungo la mano e lo trovo qui, Citrine, Silky Wool Elsebeth Lavold...
...Altre
prelibatezze arabe: i pistacchi - famosi quelli di Bronte - le mandorle, in
particolare quella di Avola. E poi altre importanti coltivazioni sono: i fichi
d'India, gli olivi, che danno vita a un olio eccezionale soprattutto nella
provincia di Trapani, dalle varietà Nocellara del Belice...
Un fico d'India in fiore, il colore 95, Kureyon Noro e le piante grasse, Winter Grass, Elsebeth Lavold Silky Wool, le olive e gli ulivi a perdita d'occhio Bronzed Green, sempre Silky Wool (tra i colori di questo filato si sente un respiro mediterraneo).
Nella Manos Clàsica ci trovo persino una mandorla già tritata, Ceres -boh, forse chi le ha dato questo nome pensava alla birra, ma questa è un'altra storia...-.
....Ma anche uve, fra
queste Grillo, Catarratto, Inzolia, Damaschino, Nero d'Avola, Nerello mascalese
e Nerello cappuccio...
Sembra di fare una vendemmia tra il Velvet Grapes, Malabrigo Silky Merino ed il Wine, Hand Maiden, nella cui matassa senti l'odore del mare...
Il mare, il Mediterraneo, con le stelle luccicanti e cadenti...Sogno di una notte di mezza estate...Colore 2267, Beaded Rhapsody and Sequins Art Yarns ...
Poi, finalmente l'ho trovata, incaponita, la ricetta della caponata. Se volete, eccola qui,
La cipolla, le spezie e le melanzane (ed i peperoni)... da questi ingredienti mischiati insieme ne è uscita finalmente la caponata, della quale "il difetto più astruso nella preparazione è l' equilibrare l’agrodolce" -e nella digestione, aggiungo io-.
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