Ero una donna in carriera, ora
sono in... corriera.
Puntuali, con la corriera delle 8,40. Ci ritroviamo da
lungo tempo, ci salutiamo e si parla del pù e del meno.
C'è la signora che sale
alla fermata prima e tiene il posto per quella che salirà poi.
E al
ritorno,cariche delle nostre spese, coi borsoni pesanti, ci si aiuta
reciprocamente a passare... i bagagli alla propria fermata.
Io faccio parte di
questa schiera, anzi un giorno ho lanciato ridendo, guardandomi intorno e vedendo
le consuete facce "ma noi siamo il club del venerdì" e con simpatia tutte hanno
aderito.
Dal contenuto delle borse abbiamo saputo che la signora in fondo, perchè
scende all'ultima fermata, ha un coniglietto nano, e il fieno è per lui, che gira
libero entro uno spazio consentito.
Allora un'altra dice che lei ha due gatti che
mangiano solo un certo cibo di alcune scatolette e altre le rifiutano, una
racconta che ha un problema col cane, deve portarlo dal veterinario, c'è chi
gliene può consigliare uno?
Non ci si conosce quasi per nome, tranne quelle del luogo
che sanno tutto di tutti; ma noi "foreste" ci riconosciamo dalla parlata, perchè
quando si rivolgono a noi in dialetto, e il ligure è davvero ostico,
restiamo a guardare con aria interrogativa e allora ridono e ripetono in
"italiano".
Anche questo è diventato un gioco che unisce le signore del
club del venerdì.
Quando al ritorno dalla spesa ci avviamo alla corriera, si
cerca prima ancora di leggere l'indicazione sul frontale, il volto noto che
abbiamo incontrato all'andata.
Ah, se c'è lei, vuol dire che è la corriera
giusta.
E ci sono i piccoli favori:
lascio quì le mie borse, vado a prendere il
giornale, o imbucare una lettera o un'informazione.
Perchè lì intorno c'è tutto
il nostro mondo: la stazione ferroviaria, il capolinea di tutte le corriere
che smistano i collinari dei dintorni, il Municipio, l'edicola, i
negozi, l'ospedale: tutto nella Piazza delle Nazioni, a dimensione uomo, nel
senso che a piedi, quattro passi e fai la spesa, ma anche un documento, una
prenotazione ospedaliera, e al pomeriggio c'è pure il cinema.
Quando c'è tempo o
il tempo lo consente, una bella respirata lungomare a guardare
chi ha l'illusione di pescare e sta lì sugli scogli con la
sua lenza e chissà dov'è coi suoi pensieri, o vedere le barche ormeggiate nel
porticciolo, e sono proprio tante,
e la mente ci porta a far sogni, il mare è tanto
grande.....
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