Ricordare i momenti belli quando si è un po' stanchi (ed io lo sono, in questi giorni, fino al punto di scoppiare e arrivare alla decisione di ieri -rientrata in extremis- di chiudere il sito, perchè non ce la faccio a reggere la mole di lavoro che mi è piombata addosso) fa bene al cuore e da' la voglia di continuare, ancora per quanto, non lo so...
Ho parlato di ricordo, ma la splendida giornata non è lontana nel tempo, è stata domenica scorsa, ma non ho avuto il tempo di scrivere "per me", ed è tragica la cosa, dopo i fiumi di e-mail a cui rispondo ogni giorno, di chi chiede cose scontate, che, se leggesse con più attenzione, troverebbe facilmente nel sito ed eviterebbe a me un lavoro immane.
Domenica scorsa, dicevo, in una limpida giornata di sole, bello, perchè autunnale (amo l'autunno ed i suoi colori, più di ogni altra stagione) si è svolta la marcia non competitiva Carate tra il verde e l'antico.
Manco a farlo apposta, quest' anno, il percorso passava davanti anche alla Knit-House -l'ho interpretato come segno di buon auspicio-.
Come tutti gli anni, fin da piccolo, mio figlio partecipa (un tempo con
tanti amici chiassosi e scapestrati e con Carota, il suo cane al
seguito, ora troppo vecchia, adesso con Beatrice) e con lui tanti
caratesi e non solo, famiglie con bambini, marciatori professionisti,
tante donne che, camminando tra il verde e l'antico, parlano, guardano,
si fermano...
Complici i gatti, che sono tanti ed attirano l'attenzione dei bimbi e,
quindi, delle mamme, ed un cartello messo apposta sulla recinzione, si
sono fermate tante persone a guardare e a chiedere dei corsi, della
lana, altro che marcia dell'Avon della primavera scorsa, sabbia negli occhi, come le promesse di qualcuno.
Per me, e solo per me, metto qui le foto di Carlo e della Bea, davanti al cartello di Unfilodi
durante la pausa-ristoro che si sono concessi a casa (l'anno prossimo,
se il percorso è lo stesso, ho deciso di mettere un tavolo fuori dal
cancello con bibite e spuntini, offerti da Unfilodi), di loro che si avvicinano sulla via tiepidamente soleggiata e di loro che si allontanano per ripredere la marcia.
Il senso della vita, i figli crescono e devi lasciarli andare per la
loro via, ritornano ma poi se ne vanno di nuovo, ed è giusto che sia
così.
Ecco, il mio articolo è stato un momento di ristoro per me ed un
piccolo appunto, da mettere nel Diario di Bordo, per ricordare che
nelle piccole cose e provinciali si può trovare tanto.
Anche Unfilodi.
Ripartiamo, anche se la via può essere lunga e ventosa .
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