Sono vissuta tra case in stile provenzale, mobili e oggetti antichi, ferro battuto (e, naturalmente, lana).
Non mi piacciono le case ed i mobili moderni, né, tantomeno quelli finto antico. I miei genitori mi hanno iniziato al piacere della ricerca, a volte ossessiva, del particolare.
Quasi una leggenda, non metropolitana, ma di paese... Mio papà si era talmente innamorato di un catenaccio sul portone di una stalla (al Lavello, nota di Lina), che, per averla, pagò profumatamente il contadino, il quale era stupito per tanto interesse per una chiusura così vecchia e rugginosa.
Il papà di Lina smontò il catenaccio. Ora è sul portone di casa mia da più di cinquant'anni...
Tutte le case progettate da mio papà avevano un particolare in ferro battuto, spesso frutto delle sue ricerche ossessive (come le colonne in granito, che sono la sua firma e che mi accompagnano sovente nel cammino da lui percorso in Brianza).
Quando però non riusciva a trovare quello che aveva in mente, portava i suoi disegni di grate a Marcellino, un vecchio fabbro che lavorava in un cortile di Carate e che sapeva
interpretare i pensieri di mio papà, i particolari, le volute.
Guardavo incantata il
lavoro che usciva tra lo scintillio delle battute... Arte e Tecne si forgiavano alla perfezione nel ferro rovente.
A questo punto dovrei mettere una foto per illustrare l'articolo. Non devo andare molto lontano. Apro la porta o la finestra e lo posso fare...
Queste considerazioni iniziali sono la premessa alla presentazione del nuovo marchio che è entrato in Knit-House, Wollmeise.
Un tempo non molto lontano, il sito Wollmeise era diviso in due parti.
Cliccando sulla parte di sinistra, si entrava nella Rohrspatz, ditta del
marito di Claudia Höll-Wellmann, che trattava il ferro battuto,
cliccando sulla destra, si entrava nella Wollmeise, che trattava filati
tinti a mano da Claudia, allora in piccole e ricercatissime quantità,
tanto che, chi la voleva, aspettava alzata di notte la pubblicazione.
Mi ritrovai, in quel sito. Le due parti di me, del mio mondo, rappresentate lì dentro.
Chiesi allora la rivendita, ma mi fu negata. Claudia, allora, tingeva solo piccole quantità di filato.
Oggi, la Rohrspatz si è unita alla Wollmeise, conservando i due nomi e la lana ha preso il sopravvento sul ferro battuto. Anche il marito
-ed ora anche il figlio- si occupano dei filati.
Claudia si ispira ai colori della natura per tingere ed è sempre alla
ricerca della perfezione. Anche l'uso della materia prima migliore è
alla base del lavoro della Wollmeise.
Circa un mese fa, rifeci la domanda a Claudia per avere il suo marchio.
Ho avuto una risposta rapidissima, oltre che elogi per la mia attività
di ricerca dei filati migliori e, in particolar modo, per la Knit-House (mi è stato scritto da Claudia che ci sono stati molti ohh di meraviglia per la casa e la location) e, penso, anche per il ferro battuto che si vede nelle foto
del cancello (preso da una vecchia dimora, da mio papà) e dell'insegna
(frutto anche questa di accurata ricerca, stavolta mia. La Knit-House non ha avuto un'insegna finchè non sono riuscita a trovare quella che avevo in mente).
Affinità elettive? Io credo di sì, in un gioco di passioni che si fondono, proprio come il ferro nel crogiuolo.
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