Chi della mia generazione non ha ricordi di mare, ma quelli di un tempo, coi jukebox in spiaggia, coi tormentoni estivi, tipo Luglio, col bene che ti voglio..., dei primi amori sotto l'ombrellone, delle grandi compagnie, che si rivedevano solo d'estate (stessa spiaggia, stesso mare) ma che restavano inspiegabilmente intatte per anni?
Che dire delle valigie, pronte per la partenza per il mare piene di vestiti, creme abbronzanti e costumi, riportate poi con molti ricordi e rimpianti, con qualche scottatura -non solo sulla pelle, e allora sì erano pianti!- nonostante i tubetti di crema vuoti come il tuo cuore?
E quando, al ritorno, si svuotavano, quelle maledette valigie, tra costumi e nostalgia, immancabilmente si trovavano le conchiglie, raccolte l'ultimo giorno prima di partire, scrigno delle parole dell'amore estivo (non ci lasceremo mai, mai e poi mai, e i "t'amo" portati via dal vento e dall'acqua) ma se le scuotevi, usciva solo un pugno di sabbia.
Era tutto ciò che rimaneva dell'estate appena passata.
La canzone Una rotonda sul mare mi riporta agli anni sessanta, quand'ero bambina e più che colonna sonora dei miei amori estivi è quella dei giochi in spiaggia, quando si prendeveva il più piccolo della compagnia per le gambe e si tracciava con il suo sedere il percorso delle biglie, cosa un po' dolorosa sulla Riviera Ligure, dove di sabbia ce n'è poca.
La consideravo una lagna, questa canzone. Fred Bongusto mi dava l'impressione di un uomo perennemente triste, ma tan'è, era molto gettonata, e ce la dovevamo sorbire, tra i tiri mancini di biglie colorate.
Molto più divertente Edoardo Vianello, con le pinne, fucile e gli occhiali -ed il mare una tavola blu-, e il suo aabbbbrr...onzatissima... Veramente le sue canzoni avevano sapore di mare!
E come non ricordare il Cantagiro, coi cantanti che facevano tappa nelle varie località marine e di vacanza con le macchine scoperte?
A Savona, tra una lunga fila di decapottabili e di facce note della televisione, il flash di una coupè rossa con a bordo un "caschetto d'oro" (oltre ai pomodori a Claudio Villa).
Molte adolescenti -e non- sacrificarono i lunghi capelli (come la sottoscritta) per fare il taglio "alla Vergottini", emulatrici di Caterina Caselli. Tanto, nessuno mi può giudicare. Io mi guardai allo specchio e mi giudicai da sola. Nooo, rivoglio i miei capelli!
Poi i tempi cambiarono, i capelli ricrebbero, gli anni settanta portarono sulla spiaggia nuove canzoni e nuove emozioni, accoccolati ad ascoltare il mare.
Portarono anche l'amore vero a me, quello con la A maiuscola, che le onde e la tempesta e il maestrale e i naufragi e le albe chiare non possono cancellare dal cuore.
Una rotonda sul mare la risentii in una serata "dovuta" ai genitori del mio mitico Amore, che ci portarono ad una festa danzante ed elegante, in Pineta ad Arenzano, canzoni naturalmente e rigorosamente anni "sessanta". Ci adattammo a ballare quei lenti, abituati ad altri ritmi, che non sono certo quelli di oggi.
Beh, serata romantica, a lume di candela, sotto le stelle e il rumore del mare, tra tanti "matusa" e i suoi occhi incredibilmente verdi riflessi nei miei. Fu allora che apprezzai per la prima volta quella canzone.
In onore di quegli splendidi anni, di ricordi che fanno venire un po' il magone e molti rimpianti, delle risate alla faccia dei gabbiani infelici, dei baci rubati e salati, dei bagni a mezzanotte, delle stelle cadenti e della Liguria (che ho molto amato e dove ho molto amato) Il WorkShop Itinerante di Unfilodi.
A Spotorno, dalle 11,00 alle 17,00 con Emma Fassio. Una Rotonda sul Mare. Il suo pattern, Conchiglie, creato per l'occasione, racchiuderà quei tempi passati.
Tutti i particolari negli Eventi e i biglietti qui .
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