 E' noto che per vincere una sfida non basta la bravura, ci vuole anche un pizzico di fortuna.
La modalità di spedizione per Raccomandata Ordinaria Non Assicurata, introdotta la settimana scorsa, ha incontrato un successo immediato e generale, quanto annunciato: i piccoli ordini, adatti, per peso, ingombro e controvalore, alla nuova procedura fioccano, e questo mi spinge a fare qualche considerazione in merito, allo scopo di chiarirne alcuni aspetti importanti.
Il pizzico di fortuna al quale mi riferisco è quello che ha avuto monelia, che si è offerta per sperimentare per prima la procedura, e che è stato premiato da una efficienza e rapidità strabiliante nella consegna... nel suo caso, è il minimo che meritasse, sarebbe stato per me un vero dispiacere personale, se la fortuna non avesse arriso alla sua audacia.
Il problema centrale è quello, ben noto alla saggezza popolare, riassunto, al mio paese, in questo modo: "à fidàass à l'è ben, à fidàass no, se fà pecàa, ma la s'induvina".
Ecco, quindi, la necessità di trovare procedure che tengano conto della poco edificante realtà locale, dove, in settori basilari e portanti dei servizi alla collettività, ci si attiene al principio di evitare in tutti i modi di fornire gratuitamente quello che si può far pagare, magari a caro prezzo.
A chiunque verranno in mente per prima cosa le liste d'attesa della Sanità, che, misteriosamente, scompaiono appena ci si rivolge, se spinti da necessità di salute, agli stessi referenti in forma privata; qui si tratta di avere un costo supplementare per un servizio che dovrebbe essere standard, come negli USA (a me spiace molto doverlo ammettere).
Non può sfuggire l'ossimoro implicito nel servizio di Posta Prioritaria che ha sostituito quello di Posta Ordinaria: se non esiste un servizio inferiore sul quale avere priorità, non si capisce cosa possa significare "prioriataria", salvo il fatto di aver aumentato la tariffa minima.
Forse, è vero, i tempi di consegna sono migliorati, ma va detto che in precedenza erano indegni dei tempi moderni, e che gli smarrimenti rappresentavano una percentuale indegna dei Paesi civili; anche qui le cose sono migliorate, ma nell'eventualità di non ricevere l'atteso plico, la considerazione di essere caduti in una percentuale ridotta non è certo consolatoria.
Per chi spedisce, per certi versi è anche peggio, perché si rischia la faccia, che nel commercio è tutto, dovendosi affidare ad un servizio che "trascende ogni mio controllo", ri-citando John Malkovich, recentemente già citato nel Forum a proposito di contenziosi a causa d'infeltrimenti.
Si risparmia, ma si rischia, quindi la Raccomandata va usata solo per piccoli importi; in più, a differenza del Paccocelere 1 e Paccocelere 3, ci sono limitazioni di peso, e attenzione, soprattutto di dimensioni: l'altezza del plico non deve superare i 5cm (deve poter passare dalla buca delle lettere, anche se, almeno in partenza, non si usa).
Dopo un prima fase di test, ci siamo resi conto che una busta commerciale di queste dimensioni non può contenere più di 4 gomitoli da 50g, perché si possono schiacciare, sì, ma fino ad un certo punto, e quindi le dimensioni prendono il sopravvento sul peso; per questo motivo la Raccomandata è ora selezionabile solo fino a 250g, imballo incluso: ci stanno anche 2 gomitoli ed un set di aghi circolari, ma qui l'invito è, semplicemente, a valutare bene l'importo che affidate alla Dea Bendata.
Seguendo il saggio principio secondo il quali i patti chiari allungano la vita dell'amicizia, a chi sceglie la Raccomandata come metodo di spedizione viene inviata un'email, sotto riportata, che informa dettagliatamente sui rischi impliciti nel metodo scelto e sulla non tracciabilità e rimborasabilità degli importi pagati.
E' un po' formale, rispetto alle abitudini di comunicazione di Unfilodi, ma il suo destino è di essere dimenticata, se tutto va bene, e di dover essere utilizzabile in ogni sede, nella spiacevole eventualità che al posto della Dea Bendata fosse di turno il Destino Cinico e Baro.
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Cara Cliente,
hai fatto un ordine presso Unfilodi.com, scegliendo come metodo di spedizione la Raccomandata non assicurata.
Questo è un metodo economico, ma che presenta dei rischi, in quanto non esiste una vera tracciabilità del plico e non è possibile ottenere alcun rimborso dalle poste in caso di smarrimento.
La responsabilità di Unfilodi, pertanto, è limitata all'obbligo di fornire la prova di spedizione, inviando per e-mail la scansione del voucher di spedizione.
Il voucher riporta il codice a barre di riferimento della spedizione, con il quale il destinatario, può, di sua iniziativa, cercare di rintracciare il plico in caso di ritardo nella consegna, o sporgere reclamo qualora lo stesso non risulti reperibile, secondo le procedure in uso presso le Poste Italiane.
L'inoltro dell'ordine comporta l'accettazione delle condizioni di vendita, che riassumono quanto sopra esposto al piede dell'ordine stesso.
Tuttavia Unfilodi, per correttezza e trasparenza, vuole portare questi dettagli alla tua attenzione, in modo che tu sia perfettamente consapevole dell'eventualità, quantunque infrequente, che una spedizione possa non andare a buon fine e che in questo caso il valore della merce non sia rimborsabile.
Ti chiedo la cortesia, quindi, di rispedirci questa mail, dopo aver posto una "x", in questo modo:[x] negli spazi sottostanti della seguente Lettera Liberatoria.
Grazie, cordialmente.
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Maria Luisa De Angeli. Unfilodi.
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Lettera Liberatoria
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[ ] Accetto esplicitamente le Condizioni Vendita di Unfilodi per la spedizione via Raccomandata non assicurata, consapevole del rischio di mancato rimborso della somma pagata, nel caso di smarrimento del pacco da parte delle Poste Italiane.
[ ] Sollevo Unfilodi da qualunque onere e responsabilità per gli eventi successivi alla consegna all'Ufficio Postale, al di là dell'obbligo di fornirmi adeguata prova dell'avvenuta spedizione, con l'invio della copia del voucher numerato e timbrato dall'Ufficio Postale di origine.
In fede.
(nome e cognome)
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