Cambiare vita, partire per terre lontane, aprire un chiosco, un ristorantino, un albergo, chi non ci ha mai pensato, una volta nella vita?
La signora Evans (rappresentante di zona della Grignasco-Madil) se ne va, lascia la sua attività (la sostituirà il signor Meneghin, che conosco da un pezzo -e dalle
pezze- e che apprezzo per la sua simpatia, unita alla professionalità) per andare in Ecuador, dove, con suo marito, l'ingegner Chiesa, ha aperto un hotel.
Eccoli, entrambi raggianti nella loro cartolina-ricordo, pronti ad affrontare sereni la nuova vita.
La signora Judy è stata praticamente la "madrina" di Unfilodi.
Il mio primo ordine, il primo impatto con il mondo dei filati, al di
qua del banco, il mio primo acquisto, non più da compratrice compulsiva
di lana ad uso personale, ma da "spacciatrice", sono stati con lei, nel
lontano -e torrido 2003-, circa di questi tempi, un'impresa nella quale
neppure lei ci credeva fino in fondo, vendere solo lana.
Mi consigliò di aggiungere qualcosa, punto croce et similia,
per i tempi morti, ma io no, dura e determinata, iniziai l'estate più
calda che ci si possa ricordare (ora ci siamo abituati ed "attrezzati"
coi condizionatori -ahimé, che futuro per i nostri figli!-) con gli
scaffali pieni di lana e cotone Grignasco.
Con lei, in Ecuador, ci va un pezzo della mia vita, ricordi belli e
brutti di un periodo che ha visto tanti miei successi e soddisfazioni
personali, ma anche sofferenze e dure prove da affrontare, tra cui il
faccia a faccia con un tumore (la vinco io o la vinci tu?). Gli esami non finiscono mai, come dice il titolo di una commedia di Eduardo De Filippo. Mai cosa più vera fu detta. Metafora della vita.
La signora Evans mi ha aiutato anche -e soprattutto- in quel periodo,
che era il primo che avrebbe dovuto dare i frutti della semina estiva e
tardiva, aspettando la mia, chiamiamola così, guarigione, dilazionando
più che poteva i pagamenti.
Ecco, io le sono grata per questo, per aver saputo rispettare i miei problemi ed i miei tempi, sempre.
Una vera signora -una lady- che sarà un'ottima "padrona di casa" del suo hotel, in Ecuador.
Mi ha detto che organizzerà un knit café in mio onore (signora Evans,
guardi che vengo prima o poi a vedere se è vero...) e che mi darà
delle informazioni sulla lana del luogo (anche della vicugna).
Nella speranza di poterci veramente andare, in Ecuador e che ci sia un
posto per me (e per tutte le knitters, che "passano" di lì), alla
signora Judy e a suo marito Sergio, tutta la felicità ed il successo
possibili.
Ed un posto nel mio cuore.
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