La stagione della lana, in Knit-House inizia tutti gli anni con un leggero anticipo... Anzi, a me pare che neanche finisca.
E' incominciata ufficialmente, diciamo così, l'altro giorno, con l'arrivo della Malabrigo Worsted (a grande richiesta, e come poteva mancare una lana così bella?) e la Rios, sempre Malabrigo.
Come al solito, il tocco Malabrigo non si smentisce, lo si vede nei suoi colori vividi e mai scontati...
Ogni Indiecita, per citare il colore per me più rappresentativo di
questi filati, ha una sua caratteristica che la rende diversa tra le varie sorelle. Un'Indiecita Silky Merino non sarà mai uguale ad un'Indiecita Sock (in ri-arrivo) o ad un'Indiecita Rios...
Malabrigo, delizia degli occhi e del tatto...
Ma è solo "l'antipasto dell'antipasto", quello che portano nei
cucchiaini di porcellana, con un piccolo assaggino di buon appetito ed
un bicchiere di spumante secco, prima di passare al lungo menù del
banchetto nuziale.
Ho parlato già molte volte della mia vita dedicata alla lana, in effetti
ha sempre colmato e tuttora colma alcune mie lacune in campo affettivo e
potrei ben dire di essere legata a "doppio filo" con lei...
Quasi un matrimonio, certamente prima, ma molto prima, d'amore che di
convenienza. Ed il desiderio di lei non si placa, neppure con l'età e
con la continua convivenza.
Come ho già avuto modo di dire, scopro in lei sfaccettature differenti,
come se fossero di volta in volta persone diverse, ma anche qui c'è
un filo in comune, il comune denominatore che fa scattare la passione.
La lana, semplicemente "lana", o impreziosita e ammorbidita dalla seta, o rinfrescata dal cotone, dalla soia o dal bamboo...
Ho pensato di farmi una fede di lana. Non porto anelli, i legami mi vanno stretti.
Ma il significato del mio legame con lei è molto profondo, ancorato ai
miei ricordi di bambina, quando la cercavo nel mercato del lunedì in
montagna (c'era una bancarella che ne aveva di stupenda, non morbida,
sembrava la Cascade, con dei verdi impareggiabili). Avevo cinque anni ed una mamma che odiava la lana.
La cercavo in un negozietto al mare, ce n'era poca, lì e neppure molto bella, ma placava il bisogno di lei.
La cercavo con Linda, con Carmen, con Renata o con la zia Maria, dagli
straccivendoli e nei sottoscala di magazzini dove si poteva comprare
solo a pacchetti già stabiliti, di contenuto improponibile (la lana di
lì manco era passata)... E ne compravo a chili.
Sembrava che non bastasse. Manco fosse una sostanza stupefacente... Ma stupefacente per me lo era e lo è tuttora.
Lana-non-lana, ma avevo bisogno di crescere, di maturare, di fare le mie
esperienze tattili, di affinare il mio gusto, di cercare il bello
intrinseco nelle cose... Non rimpiango i soldi buttati ed il tempo
perduto... Non era ancora la stagione della lana...
E' forse per questo che capisco le clienti che fanno, magari
tardivamente, questo passaggio del comprare compulsivamente a caso
filati misto acrilici, definendoli anche belli -ed in quel preciso
momento sembrano tali-, per approdare al "meglio"...
Ogni cosa ha la sua stagione...
Mi viene riportato molte e molte volte il racconto di filati celati
sotto il letto e dentro gli armadi, lontani da sguardi indiscreti.
Specie di quelli dei mariti/compagni/fidanzati... Quasi fossero amanti
da nascondere.
Non c'è fedeltà negli acquisti, nè logica sottostante...
Questa sorta di dipendenza viene percepita come una malattia, una manìa
(compulsione e coazione a ripetere), quasi una febbre, come il gioco
d'azzardo ed ognuna pensa di essere la sola in questa situazione...
Ma se prendo un campione di cento clienti, non esagero se dico che novanta sono così...
Mi sono sentita dire tante volte, in Knit-House, "mi si è aperto un
mondo nuovo". E questa frase la interpreto come una specie di
iniziazione, come il passaggio dall'infanzia, dall'adolescenza (dove si
hanno tanti amori, ognuno sembra il più grande ed unico, poi ne
arriva un altro, che presto ti fa pensare che non ne vale la pena, ma
eccone un altro...) alla maturità.
Non si è guariti, ma consapevoli (di ciò che si compra)... La
consapevolezza è già una sorta di guarigione. Quantomeno di crescita.
La stagione della lana è ritornata... Celebrerò ancora una volta il rito
nuziale (come Venezia col mare) che si perpetua ormai da anni, con
lei... Poi il banchetto.
La prima portata è arrivata... Niente menù anticipato per gli invitati. E' una sorpresa. Vi fidate di me?
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